Il nuovo codice Antimafia che sarà approvato dal Senato prevede efficaci misure sul piano penale, con questo disegno di legge noi, io e Rosaria Capacchione, vogliamo completare il quadro sul piano amministrativo con una serie di misure che incidono sui collegamenti delle organizzazioni criminali con la struttura burocratica dell’ente. L’attuale normativa agisce principalmente sul livello politico, ma l’esperienza insegna che ormai la criminalità organizzata si rivolge anche a quei dirigenti o dipendenti delle pubbliche amministrazioni che hanno la responsabilità della gestione. Proponiamo anche un’ulteriore stretta sull’ineleggibilità degli amministratori coinvolti in caso di enti sciolti, estendendola a due tornate elettorali e comunque ad un periodo non inferiore a sei anni. Lo sforzo principale però, su cui insistiamo, va fatto nel rendere pubbliche ai cittadini le relazioni del prefetto e del ministro dell’interno, sia nel caso si proceda a scioglimento che meno. Oggi il sistema d’informazione è limitato, bisogna invece rendere conoscibili i fatti accertati dalla commissione per consentire un controllo dell’opinione pubblica, anche per evitare inutili sospetti su chi, magari, si è visto coinvolto in un inutile polverone mediatico.