#Terzosettore L’Aula del Senato ha cominciato a discutere di riforma del Terzo Settore. Anche se alcuni punti sono ancora da limare, si tratta di un provvedimento in grado di offrire omogeneità all’intero sistema, fatto di soggetti diversi – associazioni, cooperative, fondazioni – fin qui regolati da specifiche leggi di settore. Anche nei nostri territori il Terzo Settore è una realtà dinamica, in grado di partecipare in maniera positiva alla creazione di nuovi percorsi di Welfare. Se ne è avuta una riprova ulteriore venerdì 11 marzo quando, per iniziativa del PD, l’assessore regionale Lucia Fortini ha incontrato a palazzo Sant’Agostino le organizzazioni sociali di Salerno e provincia. C’è tutto un mondo – fatto di persone, prima ancora che sigle – che sa dare tanto, chiedendo in cambio rispetto e attenzione. Il dibattito parlamentare sulla riforma rappresenta perciò l’occasione giusta per saldare il debito di riconoscenza che noi tutti abbiamo nei confronti Terzo Settore, che ha saputo essere Welfare anche dove il Welfare non c’era.
#maipiudimissioniinbianco Non sarà più possibile esercitare un potere ricattatorio su lavoratori e lavoratrici pretendendo, al momento dell’assunzione, una lettera di dimissioni in bianco. Ora tutto dovrà avvenire esclusivamente per via telematica, eliminando alla radice ogni possibilità di abuso. La pratica delle dimissioni in bianco è ormai solo un brutto ricordo. Sono provvedimenti come questo – magari meno forti dal punto di vista dei media, ma capaci di incidere profondamente sulla vita delle persone – a dare il senso di un’azione di governo che, piaccia o no, sta dimostrando un piglio sempre più decisamente riformista.
#memoriaemafia In Senato abbiamo votato per l’istituzione della Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime innocenti delle mafie. Si terrà ogni 21 marzo, primo giorno di primavera. Ne sono felice e fiera, ma pure voglio lasciare qui un paio di riflessioni.
1. Non facciamone un appuntamento conformistico o vuoto di senso. Lo dico a noi parlamentari che l’abbiamo votata: dovremo essere i primi, innanzitutto con l’esempio, a dare valore alla Giornata, prendendoci l’impegno di promuovere sui territori momenti di presa di coscienza.
2. Evitiamo di pensare che una celebrazione, per di più annuale, sia sufficiente. Chi, come me, è del Sud sa che quello contro le mafie non può che essere un impegno quotidiano: sul territorio, nelle Istituzioni, accanto alle agenzie educative. Ricordarsi delle Vittime di mafia solo una volta all’anno non farebbe onore a loro e non farebbe onore a noi.